LONG COVID è un termine inglese che indica la persistenza dei sintomi Sars-Cov 2 oltre il periodo clinico della malattia, determinando una vera e propria sindrome Post Covid. Infatti ci sono dati che supportano l’ipotesi che la malattia non si estingua soltanto come un’infezione polmonare ma che si diffonda ad altri organi variamente interessati anche dopo un’infezione non grave.
I sintomi più comuni sono :
Senso di affaticamento cronico (astenia)
Difficoltà respiratorie
Dolori articolari e muscolari
Mal di testa
Tachicardia
Disturbi del sonno, ansia e depressione
Perdita del gusto e dell’olfatto (anosmia)
Il National Institute for Health Research (Nihr), agenzia governativa inglese, ha prodotto un rapporto sulla persistenza dei sintomi della Covid-19 evidenziando che il 25% dei pazienti ha subito danni multiorgano: il 32% al cuore, il 33% ai polmoni, il 12% ai reni, mentre l’affaticamento si verifica in più della metà dei casi.
E’ necessario quindi mettere a punto dei percorsi ad hoc per valutare le condizioni fisiche, cognitive e psicologiche dei pazienti, indirizzarli con i test, fornire supporto continuativo e cure specialistiche, non far sentire abbandonato e in solitudine chi è già fisicamente e psicologicamente provato dal COVID-19 e da un periodo di convalescenza che sembra non avere mai fine.
Il percorso di follow up per pazienti Post Covid viene così effettuato:
ISanitari che effettuano il percorso hanno specifica competenza ospedaliera nei reparti Covid
|
|
|