La parola Laser è l’acronimo inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation ovvero amplificazione luminosa provocata dall'emissione stimolata di radiazioni elettromagnetiche.
Il LASER viene utilizzato in terapia fisica per gli effetti antalgici, antinfiammatori e biostimolanti indotti nei diversi tessuti dell’organismo.L’azione antalgica si realizza per mezzo dell’innalzamento della soglia di percezione delle terminazioni nervose dolorifiche e dalla liberazione di endorfine.
L’applicazione del LASER risulta particolarmente indicata nelle patologie di tipo infiammatorio, da sovraccarico funzionale o da traumatologia generale quali: artrosi, neuriti , tenosinoviti, tendiniti, borsiti, fasciti plantari, contratture, stiramenti e strappi muscolari, distorsioni, contusioni, metatarsalgie.Nelle artralgie di varia natura sia reumatica che degenerativa: epicondiliti, gonalgie, miositi, poliartriti, sciatalgie e lombalgie.Durante la riabilitazione motoria post-chirurgico, post-rimozione di gessature o fasciature rigide come antinfiammatorio.
Gli ultrasuoni non sono quasi mai utilizzati come unica metodica di trattamento, ma sono spesso associati ad altri tipi di terapia (come laser, interx-antalgico, stretching, etc..).
Le conseguenze provocate dal passaggio di queste vibrazioni acustiche a livello del tessuto rendono molto efficace l'utilizzo di questa terapia fisica per le seguenti patologie:
TENS - Stimolazione elettrica nervosa transcutanea
è l'acronimo di TransCutaneous Electrical Nerve Stimulation (stimolazione elettrica nervosa transcutanea), una tecnica medica complementare, utilizzata soprattutto per
controllare alcune condizioni dolorose acute o croniche.
La TENS consiste nell'applicazione sulla cute di lievi impulsi elettrici, che attivano fibre nervose di grosso diametro riducendo la percezione del dolore. L'effetto antalgico della TENS è quindi da attribuire
all'inibizione delle afferenze nervose coinvolte nella trasmissione nocicettiva.
La TENS implica il passaggio di corrente elettrica a bassa tensione attraverso la pelle, allo scopo di stimolare alcune specifiche fibre nervose.
Gli impulsi consentono di bloccare o ridurre i segnali di dolore che raggiungono midollo spinale e cervello, e possono potenzialmente alleviare gli spasmi muscolari e altri sintomi dolorosi.
La magnetoterapia è un trattamento non invasivo, comodo da effettuare, silenzioso e viene solitamente applicato a soggetti vestiti. A seconda della patologia e della risposta soggettiva del paziente i benefici possono essere immediati, manifestarsi dopo alcune sedute e in certi casi anche dopo 2 settimane dal termine del ciclo di trattamenti. La risposta biologica innescata dalla magnetoterapia può infatti richiedere tempi più lunghi per evidenziare i benefici terapeutici.
Indicazioni
La magnetoterapia trova applicazione ad ampio spettro in campo medico-terapeutico, tuttavia le patologie di principale indicazione sono quelle che coinvolgono il tessuto osseo, affetto da ritardo di consolidamento, osteoporosi, necrosi asettica; patologie che coinvolgono il sistema articolare e periarticolare, affetto da processi flogistici acuti e cronici (con relativa e specifica sintomatologia ), dolore neuropatico e, anche se non ancora studiate in larga scala, patologie che coinvolgono il circolo vascolare periferico.
La ionoforesi (anche dielettrolisi medicamentosa) è una delle diverse tecniche che rientrano nel campo delle elettroterapie, consiste nella somministrazione di un farmaco per via transcutanea sfruttando una corrente continua che viene prodotta da un'apposita strumentazione.
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